Ai Volvo Studio Talks la sicurezza è donna
20.10.2020 - in

Ai Volvo Studio Talks la sicurezza è donna

Quando si parla di sicurezza in Volvo non si può non pensare a Lotta Jakobsson, ingegnere biomeccanico alla quale si deve lo studio fatto sui crash test con dummies di bambini e donne incinte, vincitrice nel 2015 del Premio Gianni Mazzocchi. A margine dei Volvo Studio Talks abbiamo avuto l’occasione di fare una chiacchierata con lei nel corso della quale ci ha spiegato che

con l’arrivo del car sharing cambiano anche le esigenze in termini di sicurezza: un conto è avere la propria auto, diverso è cambiare auto tutti i giorni. I sistemi dovranno essere ancora più intuitivi e facili da usare in modo che ogni viaggio sia sicuro”.

Lotta Jakobsson è la creatrice del manichino Linda e quando le ho chiesto come in Volvo gestiscono le differenze di genere mi ha spiegato che loro

guardano le persone reali nel traffico reale e studiano le differenze tra le persone in termini di genere, età, taglia e quando disegnano le auto cercano di identificare chi è più a rischio”.

 

Volvo Cars Moment – Safety Live Images

Ma anche secondo lei, in futuro, la sicurezza dovrà essere sempre più il frutto della collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti e non sarà solo all’interno dell’auto ma anche all’esterno. Un esempio lo si può trovare nel concept di Volvo 360c, dove l’auto comunica con le persone fuori dall’auto attraverso dei suoni per attirare la loro attenzione. Anche relativamente alla velocità, secondo Lotta è importante avere la giusta velocità sulla giusta strada, in modo da aiutare il guidatore a mantenere un’andatura coerente rispetto al percorso che si sta effettuando: “right speed in right place”. Lotta ci spiega poi che le auto comunicheranno anche tra di loro e, se una strada è scivolosa, la Volvo potrà spedire questa informazione alle altre Volvo nella stessa area, per allertare il guidatore. Si è parlato anche di telecamere interne all’auto che potranno controllare l’attenzione di chi è al volante o se sta guidando in stato di alterazione. Le Volvo hanno già telecamere a bordo e altri sensori che monitorano il conducente. Queste tecnologie consentono all’auto di intervenire autonomamente nel caso in cui un conducente chiaramente distratto (o in stato di ebbrezza) non risponda ai segnali di avvertimento e rischi un grave incidente potenzialmente mortale. Come spiega Lotta

“non si tratta di una limitazione della libertà. Si compra un’auto per sentirsi liberi e con questi sistemi ci si sente liberi ma in sicurezza. Si tratta di trovare il giusto equilibrio”.

In-car cameras and intervention against intoxication, distraction: Animation

In-car cameras and intervention against intoxication, distraction

Le abbiamo chiesto qual è il sistema di assistenza alla guida al quale non rinuncerebbe più e, senza esitazione, ci ha detto che quello al quale ormai non potrebbe più rinunciare è l’Adaptive Cruise Control. Con lei abbiamo anche affrontato il tema della sicurezza delle auto elettriche e le abbiamo chiesto se è più o meno difficile garantire la sicurezza delle auto a zero emissioni. Lei ci ha spiegato che “non è più difficile ma solo diverso, principalmente a causa del fatto che vanno protette le batterie, che si trovano sul pavimento dell’auto. In Volvo le proteggono come fanno con gli occupanti”.

Gli incidenti stradali sono la principale causa di morte per i giovani tra i 15 e i 24 anni

Interessante la testimonianza della Dottoressa Federica Deledda, Vice Questore della Polizia di Stato e Dirigente della Polizia Stradale di Cremona, che ha parlato del progetto Icaro, grazie al quale la Polizia ha raggiunto circa 200.000 ragazzi per toccare temi relativi all’educazione stradale e alla sicurezza. Argomento che, come ha ricordato la Deledda dovrebbe essere insegnato nelle scuole, in base all’articolo 230 del codice della strada (che risale al 1992), cosa che raramente accade. Icaro è stato un tale successo che è stato esportato anche in diversi Stati Europei e ha anche portato alla produzione di un film che ha l’obiettivo di sensibilizzare su questi temi: “Young Europe”, diretto da Matteo Vicino e liberamente scaricabile da Youtube. Donna e mamma, Federica Deledda sa bene quanto sia importante parlare lo stesso linguaggio dei giovani ma pensa anche ai genitori che, ad esempio quando si tratta di scegliere l’auto per un figlio neopatentato, pensano spesso ad una vecchia auto usata, al posto di considerare un’auto con gli ADAS, tanto utili specialmente per chi è inesperto. Fa impressione pensare che gli incidenti stradali siano il motivo principale di morte per i ragazzi tra i 15 e i 24 anni e sui primi tre gradini del podio delle cause ci siano: la distrazione alla guida (15,1%), il mancato rispetto della precedenza (13,8%) e la velocità troppo elevata (9,3%).

Dott.ssa Federica Deledda, Vice Questore della Polizia di Stato e Dirigente Polizia Stradale di Cremona

Dott.ssa Federica Deledda, Vice Questore della Polizia di Stato e Dirigente Polizia Stradale di Cremona

Scattarsi un selfie alla guida: 14 secondi in cui non si guarda la strada

A proposito di distrazione, la Dottoressa Deledda ha spiegato che per scattare un selfie intanto che si guida occorrono 14 secondi che, a 100 km/h significa percorrere 400 metri senza guardare la strada. Un rischio enorme e per combatterlo bisogna andare a curare due “patologie”. FOMO, acronimo di Fear of Missing Out, la paura di essere tagliati fuori dai social network quando si guida è la prima. Per combatterla esiste un’unica soluzione: “creare una sorta di bolla nella quale il telefono non funziona”, spiega la Deledda. La seconda è il “paradosso del giovane guidatore”, che porta i ragazzi ad essere convinti della propria invincibilità, anche in auto.

2000 donne che parlano di sicurezza

Presente al panel di Volvo anche Danda Santini, direttore del magazine Io Donna, che ha presentato i risultati di un sondaggio svolto fra le lettrici del giornale sulla relazione fra le donne e la sicurezza in auto. Un successo di partecipazione, anche superiore a quello che si registra quando si fanno questionari in fatti di bellezza!  Il 57% del campione è interessato al mondo dell’auto e il 43% è informata sulle ultime novità in fatto di auto

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Per il 67% delle donne intervistate i consumi sono la principale motivazione d’acquisto di un’auto, e per il 71% la sicurezza è la capacità di essere dotata di sistemi di prevenzione ma l’87% sa bene che la nostra sicurezza dipende prima di tutto dal rispetto delle regole.

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Il 70% ritiene che le misure di sicurezza più importanti siano rappresentate dai sistemi di automazione, dai servizi di connettività, dai sensori per la frenata assistita e dai sistemi di monitoraggio della guida.