Storie di tassiste, donne in auto per eccellenza
In occasione della Giornata Internazionale per i Diritti delle Donne, Wetaxi – l’app chiama taxi che stabilisce il costo della corsa in anticipo – ha celebrato le tassiste italiane dando voce alle loro storie. Sebbene storicamente dominata da una forte presenza maschile, oggigiorno sono sempre di più le donne che scelgono questa professione.
Nell’immaginario collettivo alla figura di “tassista” si associa immediatamente quella di un uomo, sebbene in italiano sia una delle poche parole maschili a terminare con la lettera “a”. Questo luogo comune è senza dubbio anche legato agli innumerevoli pregiudizi che il mondo femminile al volante ha subìto nel corso degli anni.
Da “Donne e motori son gioie e dolori” a “Donna al volante, pericolo costante”, il panorama dei detti popolari che per anni hanno diffuso la malsana idea che il sesso femminile fosse negato al volante è vastissimo.
Le prime tassiste-pioniere raccontano di essersi addirittura trovate di fronte a clienti che si rifiutavano di salire in auto quando vedevano che alla guida c’era una donna.
La storia di Angela, tassista da otto anni a Torino
Per fortuna, al giorno d’oggi, grazie alle nuove generazioni e al superamento di questi pregiudizi e arcaici stereotipi, è sempre più frequente imbattersi in un taxi guidato da una donna.
È questa la storia di Angela, tassista della TaxiTorino, cooperativa partner storica di Wetaxi, che da otto anni ha scelto questo mestiere.
“I colleghi mi hanno sempre sostenuto”, racconta “ed è un lavoro che ti da tanta indipendenza e tante soddisfazioni”.
Lo racconta a Wetaxi, in una chiacchierata fatta insieme a Road to 50% e Break the Silence, associazioni che si occupano di sensibilizzazione sul tema sicurezza per le donne.
“Tutti i tassisti hanno un occhio di riguardo per le donne che viaggiano da sole, soprattutto di notte”, spiega Angela “aspettiamo che entrino nel portone, quando le accompagniamo a casa per esempio”.
Piccoli gesti che fanno sicuramente la differenza e che permettono alle donne di sentirsi più al sicuro.
E guardando al futuro, Angela fa un augurio pieno di positività alle donne che sceglieranno di fare le tassiste: “godetevi ogni momento”.
Un pensiero che noi di Donne in Auto, insieme con Wetaxi, rilanciamo augurandoci di poter raccontare sempre di più storie come quella di Angela.
Cat calling e sicurezza in strada
A chi non è capitato di rinunciare ad uscire perché non si voleva rischiare di rientrare da sola la sera? Oppure ad allungare il tragitto verso casa pur di farlo insieme a qualcuno di fidato? Oppure ancora a chiamare la mamma, la zia, la nonna o la lontana parente pur di avere compagnia durante il percorso?
Quasi tutte le donne (purtroppo!) sperimentano, o hanno sperimento, sulla propria pelle e loro malgrado, il fenomeno del cosiddetto cat calling. Vere e proprie molestie verbali o fisiche: commenti indesiderati, fischi, pedinamenti, avances sessuali o, ancora peggio, palpeggiamenti.
Sono diverse le iniziative nate negli anni con l’obiettivo di arginare questo problema. Dai “taxi rosa” attivati in più città che offrono una mobilità femminile più sicura, a iniziative che sfruttano i social. Ad esempio la pagina Instagram @donnexstrada, una community che conta più di 134mila followers. L’obiettivo è ben preciso: accompagnare a casa quelle donne che, in qualsiasi momento della giornata, non si sentono al sicuro. In caso di necessità, basta scrivere un messaggio sul loro profilo e faranno partire una diretta IG.
Certamente iniziative come queste, seppur lodevoli, non risolvono il problema. Quello che servirebbe è una radicale trasformazione della cultura e dell’educazione.