Porsche & Green: le donne fanno squadra!
Green, passione per i motori e golf. Il Centro Porsche Verona ci ha invitato per una magnifica giornata tra verde e panorami mozzafiato mettendo a disposizione tutta la nuova gamma di auto. Tra i vigneti, che ad ovest di Verona fanno da cornice ai colli di Custoza, questa è stata l’occasione perfetta per testare la nuova Taycan, oltre a conoscere tantissime nuove donne con la passione delle auto.
Porschiste sul green!
36 donne si sfidano in due squadre – Le Mans e Nurburgring -. Gruppi affiatati fin dal mattino, pronti a passare una giornata sul green di 18 buche, tra prove di abilità, punteggi e sfide.
Non è mancato anche qualche uomo, come il giornalista di settore Nicola Pomponi e il campione Silvio Grappasonni ad attendere le golfiste alle prove speciali. Quest’ultimo, lo abbiamo incontrato alla buca 7, in attesa di un tete a tete con le atlete: “Il golf è uno sport che oltre la mente coinvolge tutto il corpo”, ha commentato al nostro arrivo.
Il sole è a picco. Le “donne green” sono instancabili. In campo incontriamo anche il Presidente del Club… Sabina Betti, la prima donna al vertice in 60 anni.
Come lei, ne abbiamo seguite diverse, sfilando loro anche qualche nozione da vere “Ladies Swing”.
Il bon ton del golf
“Non toccare assolutamente il trolley altrui” ci dicono subito: nel mondo del golf siamo davvero scaramantiche…”
Voi lo sapevate che le sacche con i carrellini non si possono spostare assolutamente? Noi no.
E ci sono molte cose altre cose sapere sul green, se non si vuole essere non essere fuori luogo 😉
- Abbigliamento.
Mai in jeans.
La causa principale? La temperatura. Le mise più comuni sono formali ma comode e prevedono pantaloncini al ginocchio, pantaloni di cotone, gonne. - Stile.
Rispettare il silenzio e i tempi previsti: 3 minuti al massimo per andare a riprendere la propria pallina!
(Poi, sì, consideratela perduta, e lasciate campo. In gara è penalità) - Codice verbale.
Non chiamatele “mazze”: la sacca contiene i bastoni detti anche ferri!
(Vorrete mica essere scambiate per giocatrici di baseball??)
-
Dal green all’asfalto: Donne in auto su Porsche Taycan
Poco prima della premiazione è il momento di metterci al volante. Il driver della Carrera Cup ci molla le chiavi.
Iniziamo con il dire che la Taycan GTS Sport Turismo è pratica come una familiare ma appagante come una supercar: 20% wagon, 80% sportività!
Ci accolgono sedili sportivi autoadattanti a regolazione elettrica con memoria, rivestimenti neri in Race-Tex (uno scamosciato sintetico realizzato in parte con materiali riciclati e molto gradevole al tatto) e le finiture in alluminio spazzolato e carbonio, e sotto il cofano due motori elettrici sincroni a magneti permanenti: la potenza massima combinata è di 380 kW/517 Cv, che arrivano a 440 kW/598 Cv in overboost con Launch Control attivo.
Accendiamo il motore tre le diverse modalità a disposizione. Mettiamo in Normal e usciamo dal Club.
La Taycan è dinamica, precisa in frenata e divertente. Il bello inizia in Sport e Sport Plus: inserendo il launch control, la casa dichiara 3,7 secondi per lo “0-100”.
Ok. Preferiamo sfruttare la possente ripresa per qualche sorpasso: per l’80-120 km/h servono soli 2,1 secondi. Poi via su per qualche collina. Le sospensioni con molle pneumatiche e il retrotreno sterzante rendono il percorso una danza. La massa della Porsche Taycan Sport Turismo GTS è elevata (2.315 kg), ma non è ben distribuita.
Tra le novità introdotte degne di nota il cambio all’altezza della plancia (davvero super sofisticato) e il tetto panoramico a luminosità controllata: contiene una pellicola a cristalli liquidi commutabile elettricamente, da trasparente a opaca. Davvero una chic-cheria!
Infine, in condizioni ideali, l’auto ricarica in corrente continua riesce fino a 270 kW, tanto che, bastano 22 minuti e mezzo per passare dal 5 all’80%... l’autonomia della vettura – superiore ai 350 km – non l’abbiamo consumata tutta, ma ci crediamo…
Torniamo di corsa per la premiazione: il gruppo sul podio è “Le Mans”, ma fosse per noi vincerebbero entrambi: come non premiare la forza di fare squadra? Brave tutte queste donne green!
